L’inflazione risale all’1,9% Il 22% dei contribuenti paga il 64% dell’Irpef
I dati Istat dicono che a marzo l’inflazione è salita all’1,9%, il mese prima il valore era all’1,6%. Dunque, +0,3% in un mese. Numeri in miglioramento rispetto alla stima preliminare (+2%). L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,3%. L’evoluzione dei prezzi – sottolinea l’Istat – risente principalmente dell’andamento delle componenti più volatili dell’indice: pesa l’accelerazione dei beni energetici e degli alimenti non lavorati, passati rispetto al mese precedente al 2,6% (da +0,6%) e al 3,3% (da +2,9%). Aumenti che risultano ‘più elevati per le famiglie con minore capacità di spesa e relativamente più contenuti per quelle con livelli di spesa più alti: +2,0% e +1,8% rispettivamente’. Ecco perché le associazioni dei consumatori parlano di dati allarmanti che non lasciano presagire nulla di buono in vista delle spese pasquali e dei ponti del 25 aprile e del 1°maggio. Intanto, dalle dichiarazioni Irpef 2024 emerge che il 22% dei contribuenti, con redditi dai 35 mila euro, paga il 64% dell’Irpef. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘I redditi dichiarati oltre mille miliardi. Irpef, il 64% è pagato dal ceto medio’ – pag. 3)